27 dicembre 2007
La presenza del nido
Oggi ho tolto il nido ai piccolini. E' stato un pò difficile perchè tendenzialmente i piccoli quando avevano paura entravano subito dentro il nido dove si sentivano sicuramente al protetto.
Ma dato che il nido non è indispensabile e a breve li darò via a persone che sicuramente non li metteranno il nido ho pensato fosse giusto abituarli fin da adesso.
E' stata una faticaccia. Non se ne volevano andare. Specialmente il più piccolino, l'ancestrale, si ostinava a restare dentro il nido. Lui è l'ultimo uscito dal nido e questo suo attaccamento per questo è spettacolare. Era li in un angolino tutto impaurito a osservare l'incursione delle mie mani. E mentre tutti gli altri erano usciti dalla paura lui si ostinava a restare dentro!
E' un pò come un abbraccio materno dal quale ci sentiamo sempre rassicurati!
Ora che non hanno più il nido li vedo molto spaesati. Specialmente stasera l'ora della nanna è stata molto particolare per loro. Solitamente si ritiravano dentro il nido per dormire ora che il nido non c'è più non sanno proprio che fare.
Allora un gruppo di tre sta tranquillo sui posatoi. Un altro gruppo si tre invece è tutto ammassato in un angolino della gabbia "appeso" l'un l'altro... Poverini in quella posizione lì non riusciranno mai a dormire.
Ho acceso un paio di volte la luce per controllare stessero bene, dato che facevano qualche rumorino ogni tanto. Io spero riescano a dormire. Mi sono sembrati molto impauriti e spaesati...Ma d'altronde questa e la vita e loro devono disabituarsi alla presenza del nido! Ormai stanno crescendo e non ne hanno più bisogno!
26 dicembre 2007
Un'altra ottima guida sui pappagalli
http://animalsdivulgationtrust.apa-italia.org
In particolare vi vorrei segnalare una guida completa sull'alimentazione:
http://animalsdivulgationtrust.apa-italia.org/informations.asp?id=6
25 dicembre 2007
Il Natale dei pappi
Ringhietto e Lunetta sono perennemente stanchi.
Poveri, questa cova li ha proprio sfiniti. Sono molto contenta di averli divisi dai piccoli perchè ormai gli stavano "mangiando" tutte le energie.
Ringhietto in particolar modo è sempre stanco. Sempre lì sulla sua altalena. Lui da una parte e Luna dall'altra...a vederli sembrerebbero delle statuine...Luna però è già un pò più attiva a differenza di Ringhio che sta quasi immobile.
Oggi mi sono accorta mentre mettevo le mani in gabbia per pulire che ha molta paura. Evidentemente tutte queste "manipolazioni"che ha ricevuto l'hanno impaurito e stressato molto. Ha sempre paura che vogliamo prenderlo. Prima lo facevamo per medicarlo affinchè si cicatrizzasse la ferita. Ora che è cicatrizzata non c'è più bisogno e finalmente poverino può stare tranquillo.
Le piccole pesti invece sono piene di energia. Non stanno ferme un attimo. Giocano in continuazione. Hanno a disposizione una gabbia di ben 120 cm di lunghezza piena zeppa di giochi. Si divertono come matti e sono dei chiacchieroni che non si sa! Chissà cosa avranno da raccontarsi tutto il giorno! A giorni dovrò darli via e mi piange veramente il cuore. Sono delle creaturine meravigliose sono troppo orgogliosa di loro: sono belli che non si sa! Spero si trovino bene con le nuove famiglie e spero che le persone a cui le affiderò si prendano cura di loro.
Oh che triste sarà la casa senza di loro! Ci pensano loro a rallegrare un pò le giornate con le loro chiacchiere perenni!
Chissà se anche Ringhio e Luna sentiranno la loro mancanza o se invece gioveranno della futura tranquillità della casa..
23 dicembre 2007
Ringhietto Ringhietto...
Più passa il tempo e più vedo il mio Ringhietto soffrire. Mi si spezza il cuore a vederlo in queste condizioni. E’ un pappagallino così dolce e bravo che proprio non si merita tutto ciò. E’ sempre solo sulla sua altalena, lui da una parte, Luna dall’altra.
Secondo me lui non capisce perché gli facciamo tutto questo. Perché gli abbiamo messo al collo quella cosa così scomoda e perché ci intrufoliamo nella sua casetta in continuazione e ci ostiniamo a volerlo prendere.
Io più lo vedo così e più sto male e più mi rendo conto di quanto fragile può essere una vita così piccola. Questi pappagallini hanno bisogno di tante cure e di tanto amore. Di tempo da dedicare e di tanta pazienza.
Forse tutto questo non sarebbe successo se non avessi messo il nido. E’ stato così bravo a portare avanti il tutto. I piccoli che hanno continuato a chiederli pappe fino all’ultimo, Luna anche, e poi il mangiare che doveva prendere da una ciotola, quello dall’altra ecc ecc secondo me il mio amore si è stressato talmente tanto che ha iniziato a farsi del male da solo. Poverino. Tutti pretendevano tutto da lui e lui si è diviso in mille per accontentare tutti. E’ un pappo incredibilmente responsabile. E’ riuscito insieme a Luna a far crescere sei splendidi pappagallini alcuni addirittura più grandi di lui – eh si perché Ringhietto per natura è sempre stato un po’ più piccolo e rotondetto.
Ed ora è li su quella altalena a soffrire in silenzio mentre Luna tranquilla si pulisce per benino e i piccoli nell’altra gabbietta giocano come dei matti coi mille giochini a loro disposizione.
Com’è ingiusta la vita certe volte. Com’è stata ingiusta col mio Ringhietto.
Io però mi sento molto molto colpevole…non avessi mai messo quel nido..
15 dicembre 2007
L'allegra brigata vuole indipendenza
Invece, il più abbandonato alla sua sorte è il piccolo lutino faccia arancio. Dolcissimo che non si sa ma purtroppo spesso preda delle morsicate del papà. Rimane spesso in disparte e fa un pò tutto da solo. Mi spiace molto per lui ma forse è il suo carattere un pò introverso a portarlo in questa condizione. Devo dire però che tra tutti i piccoli è il meno spaventato dall'uomo e rimane tranquillamente fuori dal nido (solo - mentre tutti gli altri scappano dentro) mentre faccio le pulizie o do loro da mangiare.
Per il resto vi posso raccontare che tutti i piccoli aspettano di essere separati dai genitori. Ormai quest'ultimi stanno diventando piuttosto aggressivi nei loro confronti. Questo avviene perchè gli agapornis solitamente dopo una prima covata si preparano subito ad un'altra. E questo appunto per la presenza del nido e lo stimo che esso li da.
Ormai i piccoli vogliono l'indipendenza da mamma e papà!
7 dicembre 2007
Cuor di Ringhietto - l'autodeplumazione
Ieri sera sono tornata a casa dalla mia settimana milanese e cosa ho trovato? Ringhio che si puliva sotto l'ala sinistra dove praticamente non ha più piume. Il fatto ancora più grave è che aveva tutta la zona sanguinante e lui praticamente si "mangiava" il sangue.
Sono veramente preoccupata.
Non mi era successa mai una cosa del genere. Ringhy è sempre stato un pappagallo tranquillo e senza problemi comportamentali. Proprio non capisco perchè si sia tolto le piume.
Era già da un pò che mi ero accorta di questa cosa ma mai in modo così evidente.
Mi avevano detto che forse era colpa dello stress da cova. Anche se generalmente dovrebbero essere le pappagalline ad essere stressate.
Io in cuor mio spero non sia nulla di grave.
In ogni modo, stasera lo porto da un veterinario aviario a vedere cosa mi dice.
Spero alla base non sia nulla di origine virale altrimenti rischierebbero tutti gli altri piccoli nella gabbietta.
Io l'unica ipotesi che posso azzardare è proprio quella che Ringhio è stressato.
Sei pappagallini piccoli da accudire non sono uno scherzo e Ringhio si è dato molto molto da fare. Insieme a Luna hanno fatto un lavoro splendido. I piccoli sono grandi e sani e hanno dei genitori molto premurosi.
A differenza di molti maschietti, Ringhio stesso dava da mangiare ai piccoli e si attivava come un matto per poter imboccare un pò tutti i piccoli.
Normalmente i maschi danno il mangiare alla compagna, che sta quasi sempre nel nido, attraverso il rigurgito e che a sua volta lo da ai piccoli.
Ringhietto invece oltre a far questo dava anche direttamente lui le pappe ai piccoli.
Perciò, tra lo stress del periodo e le poche attenzioni da parte di Lunetta (troppo occupata dai sui piccoli) Ringhietto forse ne ha sofferto un pò.
Lo vedevo spesso solo in gabbia sull'altalena. Mentre Luna era dentro il nido. Mi sembrava triste.
Lui è un pappo tanto coccolone: adora ricevere le coccole e forse questa solitudine prolungata l'ha portato a deplumarsi sotto l'ala...forse per noia..
Proprio per questo adesso per svagarlo li metto in gabbia tutti i giochi possibili e immaginabili in modo tale da distrarlo.
Ma queste mie sono solo ipotesi, solo il veterinario potrà dirmi cosa è realmente successo al mio Ringhietto.
30 novembre 2007
L'età dei piccoli
Questa foto l'ho scattata da poco meno di mezzora. Come vedete i piccoli ormai non sono più tanto piccoli ma stanno crescendo! Ora sono tutti impiumati e sono proprio belli! All'appello manca il lutino più grandicello che è fuori dal nido a far compagnia a mamma e papà.
Per capire se un soggetto è adulto o meno basta osservare il becco. I verdini solitamente prima di raggiungere l'età adulta hanno il becco un pò "nero" come potete vedere dalla foto. Mentre, e qui in foto purtroppo è impossibile da constatare, i lutini hanno al posto della "macchia" nera, una bella macchia evidente arancione.
E' bene non far riprodurre i vostri pappagallini prima dell'età adulta dunque mi raccomando se non sapete l'età dei vostri piccoli ma notate il segno evidente sul becco non mettete il nido.
Non mi ricordo bene verso che età il colore del becco diventa uniforme, quando a mio tempo mi avevano regalato Ringhio e Sissi avevano 7 mesi e non avevano più la macchia.
Io comunque sono dell'idea che è sempre meglio riprodurli dopo che hanno raggiunto l'anno d'età.
Passando a noi. Stiamo valutando in famiglia l'ipotesi di tenere qualche piccolo con noi. Sono così belli che mi piange il cuore a doverli dare via. E poi Luna e Ringhio sono decisamente molto più sereni da quando hanno i piccoli. Diciamo che hanno più compagnia e si divertono di più. Poi diciamo la verità: sono ancora troppo piccoli per essere separati dai genitori. Se pur abbastanza autosufficiente il più grande, ha comunque ancora bisogno dell'amore di mamma papà e fratellini. Ora il più grande ha un mese e mezzo, è nato martedì 16 ottobre, mentre il più piccolino solo un mesetto. Diciamo che per ancora un mese e mezzo - due me li coccolo ancora per benino!
Ecco qua una delle due roseicollis cannella che mi guarda incuriosita:
24 novembre 2007
Amori di pappi
I mie pappagallini stanno diventando sempre più grandi. Ora finalmente abbiamo capito che dei tre verdi 2 sono cannella mentre il terzo, tra l'altro anche il più piccolo della famigliola, è ancestrale come il papà.
I piccoli hanno una spiccata curiosità. Si spingono tutti l'un con l'altro per poter mettere la testolina fuori dal nido e controllare quello che fanno i genitori e di tanto in tanto chiedere le pappe. E' tutta la settimana che i più grandicelli cercano di uscire dal nido. Ringhio e Luna sono molto apprensivi e li guidano in ogni singolo momento. Prima ho assistito a come Luna ha cercato di insegnare ai due piccoli usciti dal nido come saltare da un legnetto all'altro. Li guardava e ripeteva l'azione in continuazione. Devo dire che Lunetta e Ringhietto sono degli ottimi genitori molti attenti. Lo dimostra il fatto che prima, uscito dal nido un lutino, stava per perdere l'equilibrio e cadere (fortunatamente non è caduto) e quando lo hanno visto si son precipitati verso di lui. Ora invece con mia gran sorpresa ho appena trovato un lutino vicino alla mangiatoia dei semini affiancato a dx e sx da genitori mentre i fratelli guardavano curiosi dal nido. In questo momento è proprio li che assaggia i suoi primi semini!
Non hanno ancora molto equilibrio a quest'età ma pian pianino imparano. Bisogna aver pazienza e lasciare che i genitori facciano il proprio lavoro senza continue intrommissioni nella stanza in cui c'è la gabbia altrimenti i piccoli si spaventano.
Devo dire ch di questa cova i lutini sono in assoluto i più estroversi e curiosi. I verdi invece hanno preso un pò il carattere iniziale del papà, un pò introversi e poco disponibili. L'ancestralino, il piccolino, è in assoluto il più biricchino: si fa sempre spazio tra i fratelli e non si lascia schiacciare da nessuno!
Sono proprio contenta di poter assistere alla crescita di queste splendide creature! E' una gioia immensa vedere giorno dopo giorno le loro conquiste!
16 novembre 2007
Sempre più grandi e belli
I piccoli della nidata sono sempre più grandi. Oggi ho finalmente preso un pò di coraggio e ho deciso di interagire un pò con i due più grandicelli. Il più grande dovrebbe avere più di 30 giorni.
Perciò li ho presi dal nido e portati in cameretta.
Inizialmente li ho disposti in un contenitore di plastica ben pulito in cui ho provveduto a mettere un foglio di carta assorbente - scottex.
Erano molto impauriti e ovviamente non abituati al "mondo" esterno.
Inizialmente tremavano tutti.
Poi il pappino lutino ha preso un pò più di confidenza ed ha iniziato a guardarsi intorno.
A quel punto ho deciso di metterli sulla scrivania per vedere se riuscivano a camminare un pò.
Il lutino tutto bello ritto era molto curioso mentre l'ancestralino era accovacciato alla scrivania come una patata e da li non si è mosso.
Ho notato che sono molto impauriti dall'uomo. Forse perchè ancora un pò piccolini. Ma credo sia importante farli interagire un pò con noi fin da piccoli.
Il mio intento non è di sconvolgerli e di privarli dei genitori con l'allevamento a mano, ma semplicemte di farli capire che l'uomo non è un pericolo e che la mano non deve spaventarli.
Poi questo è il mio pensiero, non intendo dire con ciò che sia il metodo migliore per interagire con loro.
Sono creaturine molto delicate e sensibili e bisogna stare attenti quando si "maneggiano".
Per quello se mai decidete di fare come ho fatto io vi consiglio prima di tutto di sentirvi pronti e sicuri e poi di non stringere troppo il pappo. Molto importante è anche disporlo in un ambiente caldo e pulito.
12 novembre 2007
E' giusto addomesticare?
L'argomento dopo un pò di risposte si è incentrato sulla questione: è giusto o non è giusto addomesticare i nostri pappagallini?
Vi vorrei perciò riportare la risposta di Gianluca, una persona che io stimo molto e che è sempre molto disponibile:
" [...] i nostri Aga NON devono comportarsi come cagnolini che ci fanno le feste appena torniamo a casa, e personalmente non ci tengo ad avere un rapporto di questo tipo neppure se avessi un Ara o un Cacatua.
Sono uccelli ed è giusto che vivano e si comportino come tali.
Fatta questa premessa, per il solo fatto che comunque vivono con noi e non in una foresta, non trovo sbagliato instaurare con loro un rapporto di 'fiducia', basato sul fatto che se questi animali vivono in casa a nostro stretto contatto, inevitabilmente ci troveremo ad interagire reciprocamente.
Ha senso avere dei pappagallini che si spaventano tutte le volte che mi avvicino alla gabbia per dagli da mangiare?
E' secondo natura costringerli in gabbia per tutta la vita? Se sono uccelli dovrebbero volare, no?
E cosa dire di quegli animali che vengono allevati in voliera o in gabbiette, senza un'interazione con l'allevatore?
Mi fa tristezza sapere che ci sono animali che passano la loro vita in una gabbia con la compagna/o con l'unico scopo di fare figli, sperimentando continui incroci per ottenere mutazioni introvabili in natura, che probabilmente trovano uno scopo prettamente commerciale.
NO, non credo che nemmeno questo sia il modo di mantenere e conservare le caratteristiche originarie di ogni specie.
E per quanto riguarda le differenze caratteriali tipiche di ogni specie, ritengo che queste si perdano gia dal momento in cui qualunque animale venga rimosso dal suo habitat naturale.
Allora, visto che il danno l'abbiamo gia fatto, cerchiamo di dare il meglio ai nostri amici, evitando di trasformarli in giocattoli 'uomo-dipendenti' (Quanto spesso leggiamo articoli di persone preoccupate per lo strano comportamento dei loro pappagalli che vedono nell'uomo il loro naturale compagno e tentano di 'imbeccarlo' o 'accoppiarsi'), ma nemmeno teniamo degli esseri perennemente spaventati dalla nostra presenza"
4 novembre 2007
Il gozzo
Questi sono i miei dolcissimi amori. Stanno diventando grandi ed i genitori sono molto bravi ad allevarli tutti e sei.
Solitamente gli aga arrivano ad allevarne 4 massimo 5. E spesso già col quinto bisogna stare attenti ed imbeccarlo un pò con la formula.
Io dal canto mio cerco di aiutarli mettendo sempre un pò di Formula Nutribird A21 (proprio quella che si usa per l'allevamento a mano) nel pastoncino.
Per capire se i piccoli crescono bene e vengono sufficientemente nutriti bisogna osservare se hanno il gozzo pieno.
In realtà se allevati dai genitori i piccoli non avranno mai il gozzo totalmente pieno.
Inizialmente proprio non sapevo cosa fosse questo gozzo e quando ho visto quella specie di vescica sulla parte dx del pappagallino tra il collo e l'ala mi sono spaventata tantissimo.
Un'immagine molto chiara del gozzo la potete trovare qua:
http://www.hobbyuccelli.it/immagini/foto_gallery/immagini/pulli_pdg5.jpg
Perciò non spaventatevi come ho fatto io pensando a chissà quale malattia!
2 novembre 2007
"Profumo" di pappo
Ecco, ovviamente come un pò per ogni argomento, ognuno ha una sua idea. C'è chi sostiene che i pappagalli non hanno nessun tipo di odore ma a mio parere questo non è assolutamente vero.
I pappagalli, come ogni essere vivente,hanno il loro odore. C'è chi poi il loro odorare lo definisce semplicemente odore e chi invece lo definisce puzzare.
Dopo più di un anno che tengo in casa dei pappagalli devo dire che pur essendo perfettamente puliti e in una bella gabbietta disinfettata a puntino il loro odorino lo si sente, specialmente d'inverno quando li tengo nella loro stanzetta. Non è un odore molto forte e basta ogni tanto aerare la stanza per non sentirlo più.
Poi comunque dipende anche dal pappagallo: c'è quello che si lava di più e quello che invece si lava di meno.
Io anche d'inverno se ogni tanto li vedo un pò sporchetti e noto che non si lavano da tanto gli spruzzetto un pò io con dell'acqua tiepida.
Per quello che ho potuto constatare, da quando sono in cova però di odori ce ne sono tantissimi.
Il nido prima di tutto. Il nido ormai puzza. I piccoli pappagallini ci fanno le cacchette dentro ed ogni tanto anche Ringhietto ci mette del suo. Luna invece da brava pappagallina se deve fare qualcosina la fa sempre fuori dal nido.
Per non parlare poi del profumino che emana il nido subito dopo la nascita di un pappagallino.
L'odore è letteralmente nauseante. Forte ed intenso che non si sa. Un odore che si calma dopo un giorno abbondante ma che persiste a lungo nella stanza.
Proprio per questo è importante che il nido venga pulito di tanto in tanto.
Io ho deciso domani cambierò il nido e traslocherò i piccolini in un altro nido, così finalmente potranno stare in un ambiente pulito.
27 ottobre 2007
22 ottobre 2007
Preparazione del Pastoncino
Ingredienti:
Passati i dodici minuti prendere le uova, lasciare che si raffreddano un pò e iniziate a togliere il guscio. Un metodo molto pratico è quello di sgusciare solo un estremità dell'uovo e poi di prendere attraverso quel buco il tutto con l'aiuto di un cucchiaino. Posizionare il contenuto dell'uovo dentro un piattino e con l'aiuto di una forchetta scomporre tutto fino a che non si forma una sorta di "pappetta".
Iniziate pian pianino mentre forchettate a mettere un pò di farina di estrusi e pavesini, poca per volta, fino a che vi è possibile in modo da omogeneizzare l'impasto.
Una volta finito, prendere con le mani un pugnetto scarso di pastoncino e preparate una polpetta. Proseguire fini a quando finite tutto il pastoncino.
Normalmente dovrebbero venirvi per ogni uovo circa 3-4 polpette. Ora una volta che il pastoncino si raffredda potete mettere le varie polpette in bustine da frigo e conservarle nel freezer. Così ogni volta che ne avrete bisogno potete scongelarne una per volta.
Preferisco somministrare il pastoncino quasi esclusivamente nel periodo della cova ed ogni tanto come leccornia perchè altamente proteico.
I miei inseparabili lo adorano specialmente appena fatto quando è ancora un pò caldino.
Ecco Ringhietto che si gusta il pastoncino che ho appena preparato:
21 ottobre 2007
Sono nati
Questo è il massimo della foto che per ora sono riuscita a fare, un pò per colpa della macchinetta che non fotografa proprio come dovrebbe, un pò per l'istinto materno di Lunetta di proteggere i propri piccoli, questa alla fine risulta essere l'unica foto accettabile!
Nella foto si intravede solo un piccolino, in realtà sono tre! Il primo è nato martedì, il secondo giovedì e l'ultimo sabato, ovvero ieri. La schiusa è avvenuta esattamente dopo 23 giorni, per ogni piccolo, a giorni alterni, proprio come la deposizione.
Domani se fecondo dovrebbe schiudersi il quarto uovo!
20 ottobre 2007
L'alimentazione
- proteine
- carboidrati
- vitamine
- sali minerali
- grassi (max 4%)
Dato che l'apporto di grassi non deve superare il 4% vi sconsiglio perciò di alimentare i vostri inseparabili unicamente con il misto semi in quanto contengono una percentuale di grassi superiore al 25%.
Un primo accorgimento per non rinunciare completamente ai semini è quello di togliere dalla miscela i semi di girasole che i pappi adorano ma che purtroppo per loro sono tanto oleosi. Io proprio per questo preferisco dar loro miscele per cocorite, decisamente più leggere.
Se volete far seguire al vostro pappo una dieta sana e bilanciata io vi consiglio di abituarli agli estrusi o pellettati. Si presentano come delle crocchette per pappagalli e in pratica sono dei granulati che permettono di fornire una dieta equilibraqta, senza carenze, rendendo addirittura più bello e brillante il piumaggio del pappagallo. I due tipi di graulati differiscono tra loro per la preparazione.
Gli estrusi vengono cotti ad alte temperature in modo che tutti i batteri pategeni e non vengano distrutti. A questa temperatura vengono distrutti anche aromi e vitamine che perciò vengono poi riintegrate successivamente nella composizione. Vi sono vari tipi di estrusi, i migliori a mio parere sono quelli della Zupreem che hanno sia la variante Fruits che quella Natural. Io preferisco la Natural in quanto è priva di coloranti e conservanti perciò naturale e di qualità.Se volete potete acquistare gli estrusi direttamente on-line dall' importatore esclusivo per l'Italia:
http://www.pappagallostore.it/
I pellettati invece prevedono una cottura a bassa temperatura in modo da non uccidere i batteri utili e le vitamine. Devono perciò essere usati prodotti di buona qualità. Si presentano come dei bastoncini e sono anch'essi privi di conservanti e coloranti..un pò come la linea Natural della Zupreem. Degli ottimi pellettati che i miei agapornis gradiscono molto sono di Dr.Mac's.
Se volete li potete direttamente acquistare on-line dall'importatore esclusivo per l'Italia:
Un'altra buona marca di pelletatti acquistabile on-line è Roudybush:
Estrusi e pellettati accompagnati da frutta e verdura a mio parere sono una delle diete migliori che si possano dare ai propri pappagalli.
I negozi on line da me citati sono MOLTO affidabili perciò non preoccupatevi la marce arriva! Io ho sempre acquistato e mi sono sempre trovata molto bene. Mal che vada se prorpio avete paura scegliete come metodo di pagamento il contrassegno.
Detto questo, ecco due siti in cui potete trovare tanti consigli per l'alimentazione dei vostri pappagalli:
- come fornire una dieta corretta:
http://www.agapornisclub.com/articoli/dieta_corretta.pdf
- cosa fornire nella dieta:12 ottobre 2007
Argento ionico colloidale
ARGENTO IONICO COLLOIDALE:
“Antibiotico” naturale - Antibatterico - Antifungino - Antinfiammatorio - Antiparassitario – Decongestionante delle mucose - Antiossidante
Io lo uso da 3 anni sia per me che per i miei animali (cane e gatti), prima per trovarlo di ottima qualità lo facevo arrivare dall'Australia, ora ho trovato una signora di Lecco che ne produce uno di ottima qualità (con costi e tempi molto più contenuti).
Normalmente per un uomo si consiglia di assumerne da 1 a 3 cucchiai al giorno, a differenza della patologia, (se acuta se ne prenderanno 3 cucc.) ma si usa anche come gocce oftalmiche per irritazioni o lesioni, per uso topico come disinfettante o per le ustioni, nelle orecchie in caso di otiti, imbevendo compresse di cotone per tenerlo a contatto con una dermatite o un'ustione per una guarigione più veloce. Fino a 3 cucchiai al giorno è considerato come 'razione giornaliera' considerandolo come integratore di minerale.
Mi mancava solo di avere il parere di un veterinario aviare e alla cosa ho ovviato oggi. Il Dr. Crosta ne ha sentito parlare anche se non ne ha ancora fatto uso perché tra l'altro non conosceva nessun posto dove prenderlo. Mi ha detto di usarlo tranquillamente, sia per la gabbia, che volendo da vaporizzare sulla frutta e verdura prima di darla (per eliminare la carica batterica dal cibo e tra l'altro dovrebbe rallentare l'ossidazione), ma anche da somministrare in caso di bisogno.Mi ha detto che ha giusto un caso ora dove lo vorrebbe provare: un pappo che starnutisce senza che se ne trovi la causa. In pratica ogni esame clinico ha evidenziato che l'animale sta bene, solo ogni tanto starnutisce. Ritiene possa magari trattarsi di un soggetto particolarmente sensibile alle correnti d'aria (a cui non è esposto ma sembra l'unica causa 'rimasta' visto che è in piena salute) e vuole proprio provare su di lui l'argento colloidale, quindi gli fornirò al più presto un campione da provare. Io di solito ai miei animali lo metto direttamente nella ciotola dell'acqua, dice invece che con i pappi è meglio somministrarlo direttamente o ammollando un pellettato o un briciolo di pane perché si possa essere certi dell'assunzione. Non ha effetti collaterali e non si conoscono vere controindicazioni per sovra dosaggio, nell'uomo capita che se il corpo ha parecchie tossine da smaltire, nei primi giorni ci possano essere sintomi simili a quelli di un raffreddore. In veterinaria la dose da somministrare è in base al peso, quindi con i pappi si procederà provando prima con un certo numero di gocce, in base ovviamente alla taglia del pappo, immagino da 1 goccia per un Aga e almeno 3 per una Calo, fino ad arrivare tranquillamente a 1cc (si misura facilmente con una siringa) per un pappo vicino ai 1,500 kg (io do 1cc al giorno in caso di bisogno al cane che pesa 1,300kg) Si può comunque tranquillamente cominciare anche con qualcosa di meno ed eventualmente aumentare se non si notano subito miglioramenti. Ad esempio nell'uomo per l'influenza già dopo circa 1/2 ore dall'assunzione della prima dose, si nota un miglioramento, sia a livello respiratorio che di dolore articolare e muscolare. Insomma si può quindi usare sia somministrandolo direttamente al pappo (mi raccomando chiaramente di qualità, quindi inodore, trasparente, praticamente insapore e fatto ESCLUSIVAMENTE per elettrolisi e non in modo chimico) in caso di infiammazioni cutanee, irritazioni agli occhi, infreddature.. sia da spruzzare sulla frutta e verdura per non farla ossidare e per eliminare la carica batterica prima darle ai pappi, che vaporizzato ogni tanto insieme all'acqua tiepida per la "doccia", ma anche per disinfettare gabbie, posatoi e qualsiasi altra cosa venga in mente. spero di essere stata esauriente con le spiegazioni, se non lo sono stata sono qui per maggiori info.
7 ottobre 2007
La speratura
La cova sta procedendo bene e Luna ha deposto ben 7 uova! Mamma mia speriamo non siano tutte feconde altrimenti mi toccherà dar via qualche piccolino.
Solitamente per capire se le uova sono feconde bisogna fare la speratura: ovvero a circa una settimana- dieci gironi dalla deposizione si prendono le uova ed una ad una le esaminiamo in una stanza buia in controluce con l'aiuto di una torcia : se l’uovo appare opaco, come se ci fosse un ombra scura e si intravvedono dei capillari allora molto probabilmente è fecondo.
Molte persone preferisco in caso di uovo non fecondo toglierlo dal nido per non stressare ulterirmente la mamma.
Io penso farò la speratura la settimana prossima.
Nel frattempo Ringhietto si sta preparando anche lui per il lieto evento! Addirittura ogni volta che fornisco il salice, ha cercato in tutti i modi di imitare lunetta nel portare i rametti dentro il nido (evidentemente volevare rendersi utile pure lui) ma tutto invano! Ho visto però che ci ha rinunciato e perciò si limita solo a mordicchiare i rametti e giorcarci un pò.
E' proprio un furbetto: sceglie di ridurre in frantumi giusto giusto i rametti che piacciono di più a luna!
Per il resto lo vedo molto solo. Ormai parlotta da solo e luna è sempre dentro il nido a covare le sue preziose uova.
Perciò quando si stufa di stare da solo Ringhietto entra nel nido pure lui per avere la compagnia di luna e per darle da mangiare e poi esce e si mette sulla sua altalena ed inizia a dondolarsi.
25 settembre 2007
Primo ovetto
Come vi ho detto ieri l'avevo vista molto strana e un pò sofferente...ed ora ne ho capito il motivo! Era per l'ovetto!!
Me ne sono accorta stamattina durante la pulizia della gabbia. Finito di pulire la gabbia ho pensato di dare una pulitina anche al nido dato che ero sicura a giorni Lunetta facesse un ovetto. Perciò ho chiamato Lunetta e con molta dolcezza ho cercato di togliere un attimo il nido. Però, a differenza delle altre volte mi sono accorta di una sua insistenza nel non voler abbandonare il nido e proprio non ne capivo il motivo.
Allora ho spostato un pò lo sportellino del nido e un bell'ovetto ovale era lì, proprio davanti ai miei occhi increduli.
Ah Lunetta Lunetta che brava che sei stata! E' veramente ammirevole l'insistenza di Luna nel non voler uscire dal nido per non dover abbandonare l'uovo.
Ora dovrebbe deporre a giorni alterni perciò o domani o dopodomani dovrebbe esserci già un secondo uovo (infatti a dire il vero non so se abbia deposto oggi o ieri sera) e a 22-24 giorni dalla deposizione dell'uovo dovrebbe essserci la schiusa del primo ovetto.
Avrei tanto voluto fare una foto ma ho visto lunetta piuttosto scocciata dalla mia presenza e ho preferito lasciarla tranquilla perciò per oggi non sono più andata ad invadere la sua privacy.
Le ho preparato un buon pastoncino fatto in casa con le uova della nonna ed estrusi e lei ha gradito tantissimo.
Speriamo vada tutto bene!
24 settembre 2007
Occhi da mamma..
In questi ultimi giorni però la vedo decisamente diversa. Sembra quasi più candida ed i suoi occhietti son proprio degli occhi da mamma..Quel misto di dolore soddisfazione che caratterizza un pò tutte le donne prima o poi..
Oramai esce dal nido solo per mangiare ogni tanto, accoppiarsi e prendere rametti.
Dovreste vedere con quanta dedizione e con quanto amore si sta preparando per il felice evento.
Sceglie i rametti uno ad uno, mangia tanto pastoncino proteico fatto in casa, sta quasi sempre nel nido a sistemarsi tutto per benino...ogni tanto dispone anche qualche sua piumetta morbida e calda per rendere ancora più famigliare e accogliente il nido.
Non esce tanto dal nido ma spesso però tira fuori la testolina e mi guarda. Con quei occhioni amorevoli e tranquilli. Sembra quasi pronta per la ruota del destino.
E' incredibile la forza di queste pappagalline. Fanno tutto da sole e sono veramente forti.
Poi la mia lunetta ha un carattere molto forte e sono sicura andrà tutto al meglio.
Vi chiedere cosa fa Ringhietto?
Lui è l'eterno bambino: sempre piccolo e ciccio..lui non cresce mai!! E' un pappo dolce che ha bisogno di tante coccole e adesso che luna è tanto impegnata lo vedo un pò triste ma sono sicura che non vede l'ora di avere tutti i figlioletti in giro x la gabbietta!!
23 settembre 2007
Igiene
PULIZIA DELLA GABBIA:
è molto importante durante la pulizia della gabbia rimuovere tutte le incrostazioni e la sporcizia presente su di essa.
Io solitamente come prima cosa butto via la sporcizia del fonde gabbia. Una volta rimosso il cassetto fondo gabbia passo con l'aspirapolvere dentro tutta la gabbietta in modo da aspirare ogni singolo grannellino. Fatto questo porto giochini, fondo gabbia, mangiatoie in bagno dove li riempio di amuchina spray , che lascio agire per circa 15 minuti. Nel frattempo pulisco la gabbietta con acqua calda stando attenta a pulire sia il fondo gabbia che le varie sbarrette della gabbietta che spesso risultano sporche. Quando invece i pappagalli sono fuori dalla gabbia preferisco disinfettare anch'essa con l'amuchina.
La gabbia la pulisco a giorni alterni e preferisco usare come fondo gabbia il tutulo di mais che tra tutti i fondo gabbia provati mi sembra il più igienico e naturale.
MANGIATOIE/BEVERINO:
come detto prima anche le mangiatoie e il beverino li pulisco con l'amuchina. Ci tengo a precisare che la spugnetta che uso per pulire è solo dei piccoli e non la uso per pulire casa.
Quando vedo che inizia a consumarsi presferisco prenderne una nuova (solitamente sempre di un colore diverso a quelle che uso per la casa o per i piatti per non confonderla). Per disinfettarla una volta a settimana la bagno con tanta acqua e poi la metto per dieci minuti nel forno a microonde.
La mangiatoia sarebbe buona norma pulirlaa ogni giorno o al massimo ogni due mentre il beverino, specialmente nei giorni tanto caldi, anche più volte al giono. Piccolo accorgimento? Mettete qualche goccia di limone nell'acqua per impedire il proliferarsi di microbi.
PAPPAGALLI:
ai piccoli bisogna sempre lasciare a disposizione il bagnetto in modo che si possano lavare di tanto in tanto. Ovviamente bisogna cambiare l'acqua dopo ogni lavaggio e fornire acqua sempre pulita ogni giorno.
Se vedete però che non vogliono lavarsi allora vi consiglio di spruzzarli con uno spruzzino con acqua a cui se volete potete aggiungere qualche goccia di aloe.
Un modo molto efficace e naturale per pulire la gabbia dovrebbe essere attraverso la soluzione di argento ionico/colloidale ma Simona, la persona che me l'ha indicata, deve fare ancora alcune ricerche...se questo risulterà un buon metodo vi pubblicherò tutto il materiale per come usarla al meglio.
Ecco una vecchia foto di Ringhietto (sx) insieme alla mia adorata Sissi (dx):
20 settembre 2007
la gabbia / voliera
La cosa in assoluto più importante de tener presente nell'acquisto di una gabbia è che non deve essere assolutamente zincata in quanto tossica per qualsiasi pappagallo.
E diffidate dai negozianti che vi vogliono vendere una gabbia zincata e verniciata. I pappagalli in poco tempo toglierebbero la vernice col becco, col risultato di una gabbia scoperta dalla vernice a cui spesso i pappi si attaccherebbero venendo così in contatto con lo zinco...richiedete solo verniciatura power coated oppure comprate gabbie ottonate o in acciao inox. Per capire se una gabbia è zincata basta prendere una calamita: se essa è attratta dalla gabbia allora è zincata, altrimenti no.
Detto questo la gabbia va messa se in casa in un posto abbastanza tranquillo e possibilmente non in cucina dove per esempio si può cucinare con pentole antiaderenti che contengono teflon che scaldandosi con il fuoco emettono fumi pericolosi per i nostri pappagalli.
Se non avete spazio in casa la si può mettere anche in giardino o in balcone perchè i pappi se abituati fin da subito si fanno il piumaggio anche per temperature rigide quali quelle invernali, basta che non si scenda sotto i 4 gradi. L'importante è che la gabbia sia in un posto protetto dalle correnti d'aria a cui i pappi sono particolarmente sensibili e se non è così vi consiglio di ricoprire i lati della gabbia non protetti da pannelli in plexiglas che potete acquistare in qualsiasi negozio per il fai da te.
Cosa comporta l'acquisto di un pappagallo
Innanzitutto bisogna cercare di capire se saremmo disposti a sopportare il rumore che faranno in casa, un rumore molto spesso forte ed acuto, impossibile da fermare. Sono infatti queste vere e proprio urla che spingono una persona a sbarazzarsi del pappo e molto spesso addirittura lasciandolo libero con conseguente disgrazie per il pappagallo.
I pappagalli sono degli urlatori. Non c'è niente da fare. L'intensità e la quantità delle urla ovviamente dipende da specie a specie e da soggetto a soggetto.
In molti ad esempio non sopportano i "versetti" degli inseparabili..
Io per dire non sono molto fastidiosa ma devo dire che alcune volte il grido è così acuto che ho avuto paura per le mie orecchie! ;)
Ed è per questo che bisogna valutare bene questo punto. Infatti molte volte nel forum pappagalli.ch ci sono nuovi utenti che chiedono consiglio su quale pappagallo prendere e precisano sempre che ne vorrebbero uno tranquillo che non faccia troppo rumore... Ebbene: tutti i pappagalli fanno rumore.
Un altro punto molto impostante è: meglio acquistare una coppia o un singolo?
In linea di massima sempre meglio acquistare una coppia. In quanto da solo il pappagallo potrebbe soffrire ed essere molto triste. O ancor peggio, specie se allevato a mano, potrebbe sviluppare un attaccamento morboso nel confronto di una persona della famiglia rendendo la convivenza impossibile e pensando realmente che il suo amico umano è il suo compagno. E questo non è una bella cosa. Perchè il pappo in questo modo pensa di essere un umano e diventa capriccioso e mordace nei confronti degli altri componenti del nucleo famigliare.
Però non sempre ci è possibile prendere una coppia: molte volte manca spazio per una voliera capiente per due soggetti od ancor peggio non possiamo permettercelo economicamente..Questo perchè i pappagalli, specialmente di taglia grande, costano tanto.
In questo caso se si prende un solo soggetto bisogna comunque stabilire fin da subito delle regole e porre dei limiti al proprio pappo, in modo che capisca il suo ruolo in famiglia e in modo di creare una convivenza sana ed equilibrata.
Inoltre ci tengo a precisare che il pappagallo non è un pet.
Perciò anche se allevato a mano non è detto che faccia i bisognini nel posto dove volete voi, che vi venga sulla spalla quando volete voi, che non faccia rumore quando volete voi. Molto importante in questo è anche l'educazione che gli viene data fin da piccolo e la capacità vostra di farli capire i vostri desideri.
Oltre a queste considerazioni molto importanti, vi ricordo che i pappagalli, anche se non allevati a mano, richiedono molte cure: una buona pulizia della gabbia, cibo ed acqua sempre freschi, una gabbia sufficientemente grande ed anche la necessità di poter volare di tanto in tanto in una stanzetta della casa.
Ci tengo a precisare che tutto questo è veramente un impegno da non sottovalutare.
18 settembre 2007
Prima settimana preparazione nido
Luna sta facendo un gran bel lavoro e devo dire che è una gran lavoratrice! Purtroppo io non riesco ad andare sempre a prendere il salice perciò oltre ai rametti di stamattina ne andrò a prendere altri dopo cena. Magari ne prendo un pò di più così mi durano più a lungo. Penso proprio che li pulirò già da stasera e così bisognerà solo tagliarli e metterli in un angoletto della gabbia. Ricordo l'importanza di bagnare i rametti sia per pulirli sia per garantire un ottima umidità nel nido che servirà successivamente alla schiusa della uova. Perciò, specialmente dopo la deposizione, state ben attenti al grado d'umidità della stanza in cui si trova la gabbia ed in particolar modo del nido. Un altro accorgimento è quello di vaporizzare sul petto della pappagallina un pò d'acqua in modo tale da mantenere l'umidità quando si appoggia sulle uova. Questo accorgimente risulta utile nel caso in cui la futura mamma non fa il bagnetto di sua spontanea iniziativa: infatti di norma durante la cova la mamma fa spesso il bagno per garantire una giusta umidità. Se non siete convinti che nel nido vi sia una sifficiente umidità potete spruzzare con un pò d'acqua le pareti interne del nido facendo ben attenzione a non bagnare le uova.
17 settembre 2007
Preparazione alla cova
E' la mia prima esperienza e non nascondo la mia emozione. Allo stesso tempo sono tanto ansiosa..insomma spero vada tutto per il verso giusto!
E' noto che le femmine durante la riproduzione diventano isteriche e violente.
Io per ora ho notato solo una gran voglia di Luna di essere lasciata in pace.
Ogni volta che provo ad avvicinarmi alla gabbia (non tante a dire il vero - infatti bisogna lasciarli tranquilli in occasioni come questa) lei si spaventa di colpo e corre dentro il nido.
Ma ora andiamo un pò alle parte per così dire "tecnica".
Il nido dev'essere in legno e della misura giusta per aga. all'incirca 25x15x20 cm. Deve essere pulito e controllato regolarmente.
Generalmente nei roseicollis è la femmina a preparare il nido mentre il maschietto sta bello e beato a guardare lei che lavora.
Bisogna fornire ai pappagalli i rametti in modo che poi la femmina si scelga quelli che desidera e che poi porterà nel nido.
Generalmente quando si fornisce il nido è preferibile mettere sul fondo un pò di tutulo di mais di 1 cm -1,50 di spessore in modo che quando ci si appoggino sia i piccoli che la madre siano più morbidi.
Poi bisogna successivamente pensare ai rametti.
Io preferisco fornire a luna i rametti di salice perchè sono più morbidi e so di andare sul sicuro in quanto non essendo esperta di alberi, non so bene riconoscere quelli tossici da quelli atossici.
I rametti bisogna fornirli in continuazione ogni giorno in quanto per fare il nido, a detta di molti a prova d'arte in quanto molto elaborato, la femmina ha continuamente bisogno dei suoi rametti.
Io tolgo ai rametti le foglie, poi li taglio di circa 7cm a pezzo e poi li lavo con abbondante acqua.
Lascio un pò ad asciugare e poi li posiziono in una parte riparata della gabbia da cui poi sarà lunetta a prenderli e portarli nel nido.
E' da quasi una settimana che fornisco rametti in continuazione a luna e non è ancora pronto.
Sono proprio curiosa di vedere quanto tempo richiederà la preparazione del nido.
16 settembre 2007
Presentazione di Ringhietto e Lunetta
Ringhietto è un ancestrale ed è con me da più di un anno.
Inizialmente era il compagno di un'altra ancestrale: Sissi. Ringhietto è sempre stato un fifone, non essendo comunque nessuno dei due allevati a mano era normale il timore nei miei confronti. Mentre però Sissi veniva a mangiare dalle mie mani e si faceva fare dei piccoli gratini con le unghiette, Ringhio invece si rifiutava categoricamente addirittura, ogni volta che provavo a parlargli si girava dalla parte opposta e si gonfiava tutto. Con la coda dell'occhio però controllava tutti i miei movimenti per timore che potessi toccarlo o cose così. Io perciò ho sempre rispettato la sua scelta e non ho l'ho mai obbligato alle mie mani.
Poi un brutto giorno quella biricchina di Sissi scappò lasciando Ringhietto tutto solo nel terrore più completo.
Era letteralmente disperato e sconvolto. Si agitava. Andava di qua e di la per la gabbia cercando di capire cos'era sccesso e continuava a piegarsi dal posatoio per guardare la magiatoia da cui era scappata Sissi.
Per me fu un vero shock anche perchè a Sissi ero legatissima. Le parlavo, ci giocavo, le davo da mangiare dalle mie mani...
Ero molto triste e delusa dal suo comportamento ed in cuor mio avrei tanto voluto che quello a scappare fosse Ringhietto, ma stava anche un pò antipatico anche perchè non era minimamente interessato ad avere un rapporto con me.
Così per la troppa disperazione di Ringhio, presi un altra pappagallina a fargli compagnia: Luna.
Lunetta è una lutina della stessa annata di Ringhietto - 2005.
Ringhietto inizialmente fu molto intimorito dalla nuova arrivata, io pensai perchè era gialla e lui forse non era abituato a questo colore. Poi però, passati i primi giorni di timore reciproco, i due divennero finalmente una bella coppietta affiatata.
L'arrivo di Luna con noi provocò un cambiamento totale di carattere di Ringhio. Da pauroso e fifone di prima, a estroverso e socievole di adesso.
Infatti ora è Luna che scappa da me ogni volta, invece Ringhietto - non si lascia toccare, però se mi avvicino con le mani a lui per mettere da mangiare o cose così rimane lì tranquillo senza problemi mentre Luna scappa disperata!
Nonostante questo Lunetta è una pappagallina molto elegante e diciamola tutta: tra i due è lei che comanda...Eh si perchè Ringhietto dapprima con Sissi, ora con Luna, è l'eterno sottomesso!