Più passa il tempo e più vedo il mio Ringhietto soffrire. Mi si spezza il cuore a vederlo in queste condizioni. E’ un pappagallino così dolce e bravo che proprio non si merita tutto ciò. E’ sempre solo sulla sua altalena, lui da una parte, Luna dall’altra.
Secondo me lui non capisce perché gli facciamo tutto questo. Perché gli abbiamo messo al collo quella cosa così scomoda e perché ci intrufoliamo nella sua casetta in continuazione e ci ostiniamo a volerlo prendere.
Io più lo vedo così e più sto male e più mi rendo conto di quanto fragile può essere una vita così piccola. Questi pappagallini hanno bisogno di tante cure e di tanto amore. Di tempo da dedicare e di tanta pazienza.
Forse tutto questo non sarebbe successo se non avessi messo il nido. E’ stato così bravo a portare avanti il tutto. I piccoli che hanno continuato a chiederli pappe fino all’ultimo, Luna anche, e poi il mangiare che doveva prendere da una ciotola, quello dall’altra ecc ecc secondo me il mio amore si è stressato talmente tanto che ha iniziato a farsi del male da solo. Poverino. Tutti pretendevano tutto da lui e lui si è diviso in mille per accontentare tutti. E’ un pappo incredibilmente responsabile. E’ riuscito insieme a Luna a far crescere sei splendidi pappagallini alcuni addirittura più grandi di lui – eh si perché Ringhietto per natura è sempre stato un po’ più piccolo e rotondetto.
Ed ora è li su quella altalena a soffrire in silenzio mentre Luna tranquilla si pulisce per benino e i piccoli nell’altra gabbietta giocano come dei matti coi mille giochini a loro disposizione.
Com’è ingiusta la vita certe volte. Com’è stata ingiusta col mio Ringhietto.
Io però mi sento molto molto colpevole…non avessi mai messo quel nido..
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